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Una finestra sull'azzurro.... Liguria, negli occhi, nel cuore.

Più che un borgo vorrei segnalarvi una piccola cappella nel comune di Bardineto, in alta Val Bormida, in provincia di Savona e a pochi km di distanza da Millesimo così ben presentato da Oriana nei post precedenti.
Conosco abbastanza bene l'alta Val Bormida per quasi 60 anni di frequentazione: fino a 27 anni vi ho trascorso tutte le vacanze estive e dopo ho continuato a bazzicare in quei luoghi per coltivare la mia passione per i funghi e per mia sorella che ha sposato uno del posto.
Le chiese che ci ha illustrato oriana mi hanno ricordato matrimoni e battesimi, l'ultimo di mio pronipote.
ma torniamo alla cappella di San Nicolò.

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Poco distante dalla strada provinciale di Bardineto, in prossimità della fontana che si trova dopo il ponte del Rio San Giovanni, con una breve passeggiata tra i boschi si raggiunge una collinetta su cui è situata l'antica pieve romanica dichiarata monumento nazionale sin dal 1906.

La chiesa è stata costruita sui resti di un edificio di culto risalente al XII secolo e già nominato in registri vescovili del 1300 come chiesa parrocchiale. La datazione della nuova costruzione è incerta ed è stata basata sugli affreschi esistenti all'interno attribuiti ad un autore ignoto del XV secolo. Però secondo alcuni storici la chiesa sarebbe risalente al periodo in cui il Signore di queste terre era Giorgio del Carretto, vero fautore della costruzione della nuova chiesa, visto il grande affresco dedicato a San Giorgio.

Per tutto il basso medioevo e fino ai primi secoli dell'età moderna San Nicolò fu la chiesa parrocchiale di Bardineto. Dopo il 1700 fu eretta nel borgo la chiesa di San Giovanni Battista come nuova chiesa parrocchiale, nonostante San Nicolò continuasse ad esserlo di diritto. Questa doppia titolarità di protrasse sino al 24 giugno 1720 quando fu ufficialmente consacrata la nuova chiesa nel centro del paese.

La presenza di affreschi molto belli all'interno di una chiesa così defilata rispetto ai grandi centri dipende dal fatto che Bardineto era su una strada di pellegrinaggio importante che collegava il nord Italia a Roma.

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A sinistra si vede san Giorgio che conduce il drago dalla principessa. Nel mito originario San Giorgio era un soldato romano che si trovava in Africa dove una città era assoggettata ad un drago che pretendeva in sacrificio pecore e persone estratte a sorte. Quando toccò alla principessa essere sacrificata San Giorgio intervenne ferendo il drago con la sua lancia e conducendolo al cospetto della principessa che gli legò la sua cintura al collo e il drago fu ammansito.

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Nell'affresco che ritrae l'episodio si notano in primo piano san Giorgio su un destriero che usa la sua lancia contro il drago conducendolo al cospetto della principessa; sullo sfondo a sinistra si vede il castello dalla cui sommità il re e la regina assistono alla scena.

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Un'altra particolarità dell'affresco sono le mani della principessa: sembra che ne abbia 3.
Si tratta di un tentativo di correzione di un errore nell'esecuzione del dipinto in cui in un primo momento la principessa era stata dipinta con le mani incrociate sul petto come segno di accettazione mentre è stata poi ritratta con le mani giunte come in preghiera ad indicare la vittoria del bene sul male.

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nella parte alta e centrale del ciclo pittorico si trova raffigurata la scena dell'annunciazione. Maria è rappresentata con le mani incrociate sul petto e lo Spirito Santo rappresentato dalla colomba e un piccolo Gesù Bambino già con la croce stanno per raggiungerla.

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La scena, sormontata dal Signore e da due cherubini, è abbellita da una balaustra al di sopra della quale sono ritratti fiori, e da una particolare anfora di forma esagonale.

A lato dell'Annunciazione a sinistra le figure di Santa Marta con il drago, Maria Maddalena e Santa Brigida.

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Sul lato opposto si trova San Michele arcangelo intento a pesare le anime


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La sequenza si conclude con una serie di Santi: da sinistra San Cristoforo con il bambino sulle spalle, la Madonna in trono con il Bambino e Santa Caterina d'Alessandria con la ruota del suo martirio.

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Sul fondo della piccola abside si trovano raffigurati San Nicolò in cattedra, il patrono della chiesa. Ai suoi lati, da sinistra a destra, sono disposte le figure di San Bernardo di Aosta o di Chiaravalle, San Giovanni Battista, San Antonio Abate e infine San Lorenzo.

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Sulla volta si trova il Cristo Pantocratore e ai lati gli apostoli: purtroppo il faro acceso per illuminare la chiesa priva di finestre non ha permesso di fare una fotografia di buona qualità....

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Alle vesti femminili e ai drappeggi disegnati alla base del ciclo pittorico sono stati aggiunti successivamente decori eseguiti con stampini.


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Ho avuto la possibilità di visitarla in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio con la presenza di uno storico dell'arte. Secondo il sito del comune di Bardineto dovrebbe essere sempre aperta in orario diurno ma è comunque sempre meglio informarsi prima sulla effettiva apertura.

Vi allego il link per informazioni

 
Grazie Monica, questa proprio non la conoscevo! Quest' estate sarà mia premura andarla a cercare, merita veramente una visita. Grazie per la segnalazione, mi informerò a tempo debito.
Non si finisce mai di scoprire piccoli gioielli!
 
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