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Lyubov Orlova. Nave fantasma alla deriva

Primo perché e' necessario che anzitutto si dichiari la nave un pericolo. Secondo perché qual'e l'Autorita' in questo caso? In pieno oceano?
 
Per nulla, se è ancora a galla, sta vagando da un anno. Se dovesse creare qualche pericolo reale, qualcuno penso interverrebbe.
 
O diventerà pericolosa per qualche installazione petrolifera.

Quello che mi fa strano, o non ce la raccontano tutta, che nessuno, in un anno, abbia mai segnalato la sua presenza alla deriva. Sarà pur stata rilevata da qualche radar, incrociata a luci spente di notte, incrociata di giorno praticamente immobile senza dar segni di vita.

Io continuo ad intravedere la solita bufala.
 
Che i media ci raccontino solo quel che vogliono loro.

La collaborazione dei naviganti nel segnalare eventi particolari alle varie Autorità di competenza è una costante, e una nave alla deriva abbandonata credo proprio lo sia, è alla base della sicurezza della navigazione, che si trasforma nella successiva assistenza conosciuta come "Avvisi ai naviganti".
 
Ma nel caso non sia affondata, è possibile che proprio nessuno l'abbia mai vista?

Potrebbe comportarsi come i rifiuti di plastica che pare si trovino anche in una zona dell'atlantico più vasta dell'Italia e che galleggino come una grande vortice a causa delle correnti? O la stazza impedisce di rimanere intrappolata in correnti così leggere?
Pura fantascienza, ovvio ;-)
 
"L'isola della plastica" comunque è nel Pacifico non nell'Atlantico e la sua esistenza non sembra sia così come è stata e viene descritta.

Ho detto la stessa cosa anche io; sembra strano che nessuno l'abbia mai avvistata e segnalata.
 
;) Tempo fa avevo letto su un giornale (tipo focus o roba del genere) che oltre a quella del pacifico (più grande) ne esisteva una anche nell'atlantico, al largo delle coste USA, florida se non erro.
L'articolo parlava di più cose inerenti le correnti marine, ad esempio citava anche il fatto delle paperelle di plastica che erano state perse da una nave, credo portacontainer, in mezzo ad un oceano (non ricordo quale) e che in più vent'anni sono approdate su tutte le coste del mondo, dall'australia al sud america, agli usa, al nord europa ecc.
Poi bisogna vedere l'attendibilità di certe notizie, ovvio ;-)
 
Le paperelle, storia di anni fa, hanno a che fare con il Pacifico se non ricordo male. Dell'Atlantico non lo sapevo.

Certamente il problema dell'abbandono della plastica è un problema enorme, oltre che una ricchezza come recita la pubblicità in TV.

Da fonti scientifiche sembra che questa isola non sia costituita da un agglomerato di plastica visibile ad occhio nudo, ma da particelle infinitesimali di queste sostanza, viene individuata solo attraverso analisi delle acque, che interessa una vastissima superficie, tuttavia assai pericolosa perché sembra entri nella catena alimentare con pregiudizio della specie animale. Poi anche qui si riscontrano eccessi di scarti galleggianti, ma non come riportano alcuni siti di informazione.
 
Rodolfo è vero quello che dici sulle particelle di plastica, è una stima non un'isola reale....
Quella invece delle paperelle colorate è stata per la scienza un'opportunità, hanno potuto verificare le correnti marine del pianeta, .......quando un problema diventa una soluzione .....
 
C'è da spassarsela, leggendo i commenti nel link di Magellano ^__^

Va a finire che è davvero ancora in giro per il mondo; di sicuro è il record per la traversata più lunga della storia (doppio LOL!!!)
 
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