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[Live] - Costa Deliziosa - Giro del Mondo 2024

La Moschea di Hassan II a Casablanca, in Marocco, è una maestosa struttura architettonica che sovrasta con la sua mole tutti gli edifici della città. Costruita sulla riva dell'oceano Atlantico, per circa metà della sua superficie totale di ben 90 ettari, su terra strappata al mare, è una delle più grandi moschee del mondo.

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La sua imponente torre minareto si innalza per circa 210 metri ed è adornata da una complessa decorazione fatta di dettagli intricati, di disegni astratti, di versetti del Corano rappresentati in elegante stile calligrafico.

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La moschea può ospitare fino a 25.000 fedeli e offre una vista panoramica spettacolare sull'oceano. La sua costruzione è stata completata nel 1993 ed è dedicata al re Hassan II, padre dell'attuale re del Marocco Mohammed VI.
 
L'interno della Moschea di Hassan II è altrettanto impressionante. La sala di preghiera principale può accogliere un gran numero di fedeli (20000 uomini nel salone principale e 5000 donne nei due matronei) ed è decorata con dettagli artistici opera di artigiani provenienti dalle quattro città imperiali del Marocco, tra cui lampadari elaborati e tappeti lussuosi. Gli elementi architettonici e le decorazioni riflettono lo stile tradizionale marocchino, con l'uso di mosaici, stucchi e legno di cedro dipinto e intarsiato. La grande cupola è un elemento distintivo, arricchito da complessi lavori di intaglio e decorazioni geometriche. L'atmosfera all'interno è di grande spiritualità e serenità.

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Nella parte più sacra della Moschea, a lato dell'imponente Mirhab, una grande lastra marmorea incisa in oro, enumera l'albero genealogico dei re del Marocco, la cui discendenza viene fatta risalire in linea diretta fino al profeta Maometto.

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La sala delle abluzioni, chiamata anche "sala di purificazione", è una parte fondamentale di ogni moschea. Questo spazio è progettato per consentire ai fedeli di eseguire i rituali di purificazione prima delle preghiere. La sala è spesso dotata di fontane e lavandini per il lavaggio delle mani, del viso, dei piedi e di altre parti del corpo secondo le pratiche islamiche. Solitamente, presenta un design pulito e funzionale, facilitando il rispetto delle pratiche rituali di purificazione prima dell'accesso alla sala di preghiera principale. In questo caso invece ha caratteristiche monumentali, come il resto del complesso, e presenta dettagli di grande eleganza e complessità.

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Un'ultima occhiata al grande minareto e siamo pronti per ritornare in nave.

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Tra non molto si parte: direzione Canarie.

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Giorno 6: navigazione

Oggi giornata di navigazione verso l'isola di Tenerife, con cielo coperto e vento piuttosto sostenuto (ora attorno ai 50 km/h, ma stamattina ha toccato gli 85 km/h).
La scorsa notte primo cambio dell'ora: al momento siamo dunque con l'ora locale a -1 rispetto a quella italiana.
Qui sotto la posizione attuale della nave e i dati di navigazione:

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Stamattina attorno alle 8.30 abbiamo incrociato Costa Firenze durante la sua ultima crociera con il marchio Costa, proveniente da Lanzarote e diretta a Cadice.
 
Giorno 7: Santa Cruz de Tenerife (Canarie)

Le Canarie ci accolgono con meteo favorevole. La perturbazione di passaggio nella giornata di ieri ha lasciato il posto a cieli sereni e temperatura di 20 gradi già dal primo mattino.
Oggi siamo in porto in compagnia di Aida Cosma.

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Complice il bel tempo e la temperatura primaverile, approfittiamo della mattinata per una piacevole passeggiata in città.
Usciti dalla zona portuale, percorriamo un breve tratto di lungomare fino alla Plaza de España, probabilmente uno dei luoghi più conosciuti e iconici di Santa Cruz di Tenerife. Caratterizzata dalla sua imponente fontana, offre una vista spettacolare sulla marina. La piazza è circondata da edifici monumentali, tra cui l'edificio del Cabildo e la Torre de la Iglesia de la Concepción. È un luogo ideale per passeggiare, ammirare il panorama e godere dell'atmosfera rilassante che vi si respira.

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Procediamo con la nostra passeggiata, lasciando alla nostra sinistra il futuristico edificio dell'Auditorium, opera del famoso architetto Santiago Calatrava, per dirigerci verso la Iglesia de la Concepción.

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Questa chiesa storica è dedicata all'Immacolata Concezione ed è considerata uno dei principali luoghi di culto della città. Tra le sue mura si respira la storia della conquista spagnola delle Canarie alla fine del XV secolo.
L'antica Croce lignea, conservata in una cappella laterale a destra dell'ingresso, è la croce originale che fu piantata nel terreno dove ora sorge la chiesa, e che a quel tempo era una spiaggia sabbiosa, il giorno 3 maggio 1494 da Alonso Fernández de Lugo, conquistador ed esploratore, incaricato dalla Corona di sottomettere definitivamente le isole Canarie non ancora sotto il pieno controllo spagnolo.

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La chiesa è il frutto di una lunghissima attività costruttiva protrattasi per secoli. Alla primitiva piccola cappella risalente alla fine del XV secolo e situata dove ora si trova il transetto della chiesa attuale, si aggiunsero nel corso dei secoli nuove strutture, ampliandosi fino ad assumere la forma attuale nel corso del XVIII secolo.
Impressionante la ricchezza decorativa e lo sfarzo degli altari barocchi al suo interno, sfavillanti di dorature e popolati di statue vestite di preziosi abiti di velluto e broccato.

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Ma ci sono altri due luoghi che non possono mancare lungo il nostro percorso.
Il primo è il Mercado de Nuestra Señora de África, comunemente noto come "La Recova", è uno dei mercati più antichi e caratteristici dell'isola. All'interno si possono trovare bancarelle che offrono una varietà di prodotti freschi, come frutta, verdura, carne e pesce. È un luogo ideale per sperimentare l'atmosfera vivace e colorata dei mercati locali, oltre a gustare specialità gastronomiche tipiche delle Canarie. Ma non solo, vi si può trovate un po' di tutto: artigianato locale, bigiotteria, fiori e piante. Ogni volta si scopre qualcosa di nuovo...

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L'altro luogo a Santa Cruz dove si ritorna ogni volta con piacere è il Parque García Sanabria. È un bellissimo parco situato nel cuore della città di cui costituisce uno dei principali polmoni verdi e offre un rifugio tranquillo dalla frenesia urbana. All'interno del parco, si può trovare una grande varietà di piante, fiori e fontane che contribuiscono a creare un'atmosfera rilassante. È un luogo popolare per fare passeggiate, rilassarsi o semplicemente godersi la natura. Il parco è anche noto per le sue sculture e opere d'arte che aggiungono un tocco artistico all'ambiente.

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Il tempo è trascorso velocemente, l'ora della partenza si avvicina, è ora di tornare alla nave.
 
È venuto il momento di partire. Di lasciare la vecchia Europa per spiccare il salto verso il Nuovo Mondo. La traversata atlantica ha inizio...

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Nei prossimi cinque giorni e mezzo di navigazione ripercorreremo la rotta di Colombo. Certo lui non fece scalo a Tenerife ma a La Gomera, e non arrivò a Barbados ma alle Bahamas, ma la rotta all'incirca è questa...
 
Giorno 8: navigazione

Primo giorno di traversata atlantica con tempo buono, in cui si alternano sole e nuvole, e temperatura oltre i venti gradi.
La scorsa notte abbiamo portato le lancette degli orologi indietro di un'altra ora, con l'orario locale attualmente a -2 rispetto all'Italia.

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Alle 12 ora locale abbiamo percorso 380 miglia da Tenerife e mancano 2250 miglia per Barbados.
 
Giorno 10: navigazione

Terzo giorno di traversata atlantica, siamo a metà del percorso. Abbiamo navigato per 1250 miglia da Tenerife a qui e ci mancano 1280 miglia per raggiungere Barbados.
Quel poco di onda lunga che ci aveva accompagnato alla partenza dalle Canarie ci ha definitivamente lasciato.
Il clima tropicale ormai si respira nell'aria. E non è un fatto solo di temperatura... si percepisce a pelle. Sarà il sole cocente, sarà la luce intensa, calda e particolare, saranno i pesci volanti che a branchi fuggono via dalla prua della nave scivolando lontano sul pelo dell'acqua, sarà forse, soprattutto, una nostra disposizione d'animo che ci fa percepire tutto l'insieme in modo diverso. Ma il tropico è qui... e lo si sente dentro.

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Giorno 11: navigazione

Quarto giorno di traversata atlantica, tempo caldo e piuttosto umido con il solito alternarsi di sole e nuvole.
Abbiamo percorso 1760 miglia da Tenerife e mancano 770 miglia a Barbados.

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Stamattina a teatro nuovo appuntamento con la conferenza culturale, oggi dedicata a: Le Isole del Tesoro. Introduzione ai Caraibi.
Un appuntamento sempre piacevole e interessante.
 
Questa sera, complice il cielo sereno e la temperatura gradevole, dalla relativa oscurità del mio balcone ho osservato il cielo notturno. Ed è stata una bella scoperta.
Con la visuale aperta verso sud-est ho subito riconosciuto la sagoma familiare di Orione, molto in alto nel cielo. E poi il Cane Maggiore con la brillantissima Sirio, almeno 35 gradi sopra l'orizzonte, come da noi non si vedrà mai. Poi più in basso e verso sud le deboli stelle della Lepre, e poi la Colomba, il Bulino, l'Orologio, queste ultime invisibili alle nostre latitudini.
E poi, più in là la sagoma serpeggiante di Eridano, con ben visibile Achernar. E proprio davanti a me, Canopo (alfa Carinae), luminosissima, circa dieci gradi sopra l'orizzonte, che mi promette altre serate con il naso all'insù, quando saremo ancora più a sud, alla scoperta della nave degli Argonauti, di cui per ora si indovinano solo una manciata di stelle all'orizzonte, e di chissà quali altre meraviglie astronomiche.

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Aggiungo una brutta foto fatta con il cellulare, in cui però a un occhio attento non sfuggira' la sagoma di Orione in alto a sinistra, del Cane Maggiore, al centro verso sinistra, e di Canopo a destra verso il basso...
Buonanotte!
 
Giorno 12: navigazione

Quinto e ultimo giorno di traversata atlantica, le isole caraibiche ormai sono vicine, a poche centinaia di miglia. La lunga navigazione è stata piacevole, ma si aspetta con altrettanto piacere il momento di tornare ad appoggiare i piedi sulla terra...
Dopo avere portato indietro le lancette per due volte in due notti consecutive, oggi l'ora locale è allineata a quella di Barbados, -5 rispetto all'Italia.

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Giorno 13: Bridgetown (Barbados)

Oggi grande affollamento di navi al porto di Bridgetown: oltre a Costa Deliziosa, ci sono anche Costa Fortuna, Viking Sea e MSC Seaside.
Siamo arrivati di buon mattino, con cielo nuvoloso e qualche goccia di pioggia; siamo già attraccati in banchina, in attesa di iniziare la nostra giornata a Barbados.

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