buongiorno
ho qualche minuto prima che arrivi la granita per colazione e ho pensato di dedicarli a raccontarvi un po' di colore australiano e, sul filo della fila, scusate il gioco di parole, ri prendiamo da questo tema
la fila, appunto
in Australia la fila che avete visto nella foto su è una fila definita "di piacere" perché, decide la persona di farla per il proprio piacere, nessuno la obbliga e chiaramente è accettata e va bene ma, la fila che si potrebbe formare in un ufficio pubblico, chiamiamola fila "d'obbligo", non è (io dico ) prevista
mi spiego con un esempio per chiarirmi meglio
prendiamo una banca, purtroppo non ho foto d'interni ne di banche ne di uffici postali ne tanto uffici pubblici perché è vietato fare foto pena multe, anzi di questo ne parleremo in seguito
allora, la banca
ci sono stata diverse volte e vi anticipo che, anche se hanno sportelli più ho meno come le nostre, sono diversissime come modo di porgersi, quando si entra, normalmente sulla sinistra, (ricordate che l'Australia è sinistroide come l'Inghilterra) c'è una scrivania con un addetto per l'aiuto al cliente poi, ci sono, normalmente 3 o 4 sportelli e diverse postazioni di pc lungo una parete, normalmente 4
e quasi nessuno
nel senso che, normalmente se ci sono 2 o 3 clienti c'è folla e questo perché, non è accettato proprio a livello mentale che la gente faccia fila per "necessità", se solo solo, entrasse il 4° cliente immediatamente si attiva uno sportello e se per caso e può succedere, in banca si dovrebbero presentare oltre 6 persone, magicamente si attivano tutti gli sportelli e le postazioni di pc, volanti (li ho definiti io)
le postazioni, in pratica, giovano per definire la pratica del cliente e sveltire il lavoro agli sportelli in modo che, faccio un esempio, volessi prelevare una somma, la postazione sbriga la pratica e il cassiere deve alla fine solo allungarmi la somma senza che io perda tempo
insomma, la fila per "necessità" non esiste proprio e negli uffici pubblici la media di tempo perso, non è neanche da prendere in considerazioni
c'è pure da dire che, per la maggior parte delle pratiche che normalmente un essere umano deve sbrigare nella sua vita basta fare un numero telefonico, sempre lo stesso, numero che risponde sempre (questo mi sa già di miracolo), basta dare il proprio nome e cognome e un numero che, l'australiano riceve alla nascita e si porta dietro nella vita, e dall'altro lato dell'apparecchio, già hanno il quadro della persona e nel giro di secondi, storna la chiamata all'ufficio della necessità e nel giro di poco, la richiesta è inoltrata e quello che si richiede, documento o altro, viene consegnato alla persona, al domicilio o tramite fax entro 72 ore
vi racconto cosa mi hanno risposto ( tramite il mio traduttore ufficiale, mio figlio) quando, scema io, chiedevo la postazione della nostra classicissima "elimina fila" i numerini che ormai troviamo da per tutto (accettate la formula che desidero usare)
"i numeri? che sono?"
"prendi un numerino e ti metti in fila aspettando il tuo turno"
"perché?"
"così si spera di non litigare per chi è arrivato prima"
"perché?"
"perché? perché si evitano problemi"
"ma non è civile"
"cosa?"
"numerarti, io lo so quando viene il mio turno, lei lo sa se io sono prima o dopo di lei e poi, perché fare la fila? non è civile, ma lei da dove viene"
"dall'Italia"
"ahhhhhhhhhhh, bellissimo Paese, siete ricchi di storia, avete avuto grandissimi uomini, secoli di storia, peccato che non avete imparato niente, come la Grecia, siete la culla della civiltà eppure, non riuscite a essere civili, certo avete avuto secoli per imparare come essere furbi, quello si, e avete imparato a numerarvi, GRANDE, veda, noi siamo una nazione giovanissima rispetto a voi, abbiamo avuto pochissimo tempo per preparaci alla modernità, abbiamo avuto pochissimi uomini che ci hanno insegnato come fare, allora abbiamo deciso di usare il cervello e migliorarci, sempre ogni giorno di più, basando tutto sulla logica e il rispetto per se stessi e per gli altri, vede se io facessi il "furbo" farei un danno a me, a lei e al mio Paese, a lei sembrerebbe logico o civile? noooooooooo, altro che numerarci, il mio di numero ce lo qui, nella testa, io so chi sono"
(ho semplificato un lungo discorso, per cercare di spiegarmi e spero di esserci riuscita)
e io, oggi, a casa, appena vado al supermercato per comprare 100 g di prosciutto, devo numerarmi,
non avete idea di dove volevo sprofondare con tutta la civiltà della storia del mio Paese, con tutti i nostri A.C.-D.C.
ok, rodiamoci il fegato fino alla fine
parliamo dei rimborsi dovuti dallo stato, normalmente, da noi occorre una media di 5 anni per un rimborso
in Australia, mio figlio si è rivolto a (chiamiamolo) consulente per avere il rimborso delle tasse pagate in vista del suo rientro, ci siamo stati insieme, previo appuntamento telefonicamente preso, nel giro di meno di 15 minuti abbiamo sbrigato la pratica e una settimana dopo sul suo conto, è stata versato la cifra che gli spettava
una settimana è il tempo normale per un qualsiasi rimborso che lo Stato australiano deve a una persona sia fisica che a ditte che hanno prestato la propria opera
ed ora per chiudere questa mattina vi parlo delle multe
le multe a Melbourne sono tutte e sottolineo tutte 200 dollari australiani
quando ho chiesto come mai, la stessa somma per qualunque contravvenzione, che sia non aver pagato il biglietto sui tram o aver attraversato la strada col rosso o ancora un posteggio non a norma o ancora schiamazzi o quello che è mi è stato risposto che non si vede la necessità di diversificare le vari gravità di comportamento
se ti comporti in modo errato crei un disaggio agli altri, qualunque cosa tu abbia fatto di sbagliato quindi, per la loro ferrea logica, il disaggio è uguale per qualunque cosa avvenga di sbagliato ed essendo disaggio uguale-multa uguale
e che c'è di sbagliato in questo?
non è che lo sbaglio lo facciamo qui da noi? incomincia a sorgermi il dubbio
signori scusate la prolissità del tutto, che volete sono italiana