Ma che bel thread: che bello leggere le vostre esperienze!!
Chiedo permesso e scrivo anche io (ci ho preso l’abitudine: oggi mi è sembrato proprio strano non avere più niente da scrivere nella diretta e sono troppo “fresco” di nave per non emozionarmi e rimanere silente..).
Amo il mare da sempre: ha sempre fatto parte della mia vita (le “mie” terre sono sul mare).
Ho “agganciato” il forum in primis perché come punto focale di notizie sul mondo navi, aiuta a tenermi aggiornato sulle novità e poi anche per documentarmi su navi e scali già sperimentati.
Sulle navi invece la prendo “molto” più larga (mi dilungo un po’!), ma la vera ragione sono stati i miei nonni, e per tantissimi motivi.
1933: Mia nonna, a tre anni, torna dall’America, dove è nata, sul mitico Rex.
Da sempre, il racconto della storia della mia famiglia che aveva attraversato l’oceano con questi transatlantici del passato, mi affascina. I ricordi diretti di mia nonna, ovviamente, un po’ confusi: “mi ricordo il cinema con le poltrone rosse” e “proiettavano le avventure di un nuovo personaggio: topolino”.
Ma io volevo saperne di più di queste navi “mitiche”, volevo vedere qualcosa in più rispetto “le poltrone rosse”. Da “piccolo” mi fanno vedere così il film “A night to remember” (ancora, il film “Titanic” ben più famoso non esisteva), lo guardavo e riguardavo, come mi affascinava “la nave”: un mondo galleggiante che si sposta sul mare. Poi, nel 1997, esce “Titanic”, che conosciamo tutti e contribuisce a peggiorare ulteriormente questi pensieri “sognanti e naviganti” nella mia testa.
E infine il 2000, il nuovo millennio, l’anno di cut off.
Prima andiamo in Sardegna con il traghetto: lo so che non è una nave da crociera, ma lasciare il continente per arrivare sull’isola è stata già una magia.
Poi durante qualche giorno alle Cinque Terre, passiamo da Genova, e lì è successo, la vidi per la prima volta: una grande nave, bianchissima, elegante con il suo fumaiolo giallo, Costa Victoria.
Non sono solo io ad essere impressionato: anche i miei nonni che dopo una vita di vacanze più o meno “stanziali” (anche a causa della fobia dell’aereo) vogliono farsi un regalo. E l’anno dopo, precisamente il 5 agosto 2001, al Ponte dei Mille il primo imbarco (e io con loro, ovviamente!). Costa Victoria e i “Profumi del Mediterraneo”, Genova-Napoli-Palermo-Tunisi-Palma-Barcellona-Marsiglia-Genova. Dove lo trovi un mondo così elegante fatto di marmi e velluti che ti porta a Capri, Cefalù, Sidi Bou Said, ad uno spettacolo di Flamenco a Palma (la nave restava fino a tardi e c’era un’escursione con cena), sulla Rambla e in Provenza?
E così da lì, sempre insieme, nel Mediterraneo in lungo e in largo dalle Canarie all’Egitto.
Nel 2009, la mia prima crociera da “svezzato” non poteva essere che con un volo charter di Costa (il mio primo volo!) dalla Malpensa verso Copenhagen, la magia delle capitali del Nord, che tanto sognavo.
Da lì non mi sono più fermato. Ma non solo crociere, anche tanto altro: aerei, treni, auto perché le destinazioni vanno vissute anche via terra. Ma sempre con la stessa meraviglia e la voglia di scoperta provata la prima volta nei “Profumi del Mediterraneo”.
Quello che mi tiene sempre ancorato alle crociere tuttavia è la partenza: il mondo che si allontana; è l’arrivo: la scoperta; è la navigazione: il blu del mare, la forza delle onde, del vento, le albe e i tramonti, la luna e le stelle. Può essere scontato lo so, e già è stato detto tante volte, ma sono queste le emozioni sempre nuove, sempre diverse che un viaggio in nave regala. E non posso farne a meno. È vero che il tempo a terra può essere “risicato”, ma il navigare è un viaggiare diverso, non “compete” con un road trip. Sono, appunto, diversi, entrambi vanno fatti. Ma il viaggiar per mare, per le emozioni che mi regala, è per me unico e non sostituibile.
Anche se in alcuni momenti “il viaggio” principale dovesse essere via terra, la fortuna di abitare a Milano permette anche a me di raggiungere qualsiasi porto o città con estrema facilità e, appena ho la possibilità di “fuga”, magari ritornare a navigare anche per solo due, tre notti e non importa se sarà ancora Barcellona-Marsiglia, la magia, almeno per me, ci sarà sempre.