Daniela 62
Well-known member
10 Settembre Oslo
La giornata è uggiosa, a tratti piove e c’è pure il vento, siamo un po’ titubanti ad uscire anche perché oggi trascorreremo la maggior parte del tempo all’aperto.
Ci “bardiamo “ per affrontare il brutto tempo (finora ci aveva decisamente graziato) e armati di ombrello raggiungiamo uno dei moli di Aker Brygge da dove parte il battello per Bygdoy, conosciuta anche come l’isola dei musei: i più importanti e visitati sono il Museo delle Navi Vichinghe (riaprirà nel 2026), il Norsk Folkemuseum, il Museo Fram e il Museo Kon-Tiki.
Scesi alla prima delle due fermate che il battello fa sull’isola ci incamminiamo per raggiungere il Norsk Folkemuseum la cui apertura risale a fine ottocento. In questo museo a cielo aperto sono raccolti circa 160 edifici storici di diverse zone della Norvegia, smontati e rimontati per essere conservati e ammirati. Gli interni degli edifici ospitano arredi, utensili di uso quotidiano e si possono trovare figuranti in costume d’epoca che accolgono gli ospiti o i clienti e pronti a spiegare e rispondere alle domande. E’ possibile assistere a danze e musiche popolari e a dimostrazione di tecniche artigianali tradizionali, ci sono anche delle mostre estemporanee, un edificio dedicato alla cultura Sami e un museo che ospita arredi, abbigliamento e oggetti dal 1600 a poco prima della Grande Guerra.




La giornata è uggiosa, a tratti piove e c’è pure il vento, siamo un po’ titubanti ad uscire anche perché oggi trascorreremo la maggior parte del tempo all’aperto.
Ci “bardiamo “ per affrontare il brutto tempo (finora ci aveva decisamente graziato) e armati di ombrello raggiungiamo uno dei moli di Aker Brygge da dove parte il battello per Bygdoy, conosciuta anche come l’isola dei musei: i più importanti e visitati sono il Museo delle Navi Vichinghe (riaprirà nel 2026), il Norsk Folkemuseum, il Museo Fram e il Museo Kon-Tiki.
Scesi alla prima delle due fermate che il battello fa sull’isola ci incamminiamo per raggiungere il Norsk Folkemuseum la cui apertura risale a fine ottocento. In questo museo a cielo aperto sono raccolti circa 160 edifici storici di diverse zone della Norvegia, smontati e rimontati per essere conservati e ammirati. Gli interni degli edifici ospitano arredi, utensili di uso quotidiano e si possono trovare figuranti in costume d’epoca che accolgono gli ospiti o i clienti e pronti a spiegare e rispondere alle domande. E’ possibile assistere a danze e musiche popolari e a dimostrazione di tecniche artigianali tradizionali, ci sono anche delle mostre estemporanee, un edificio dedicato alla cultura Sami e un museo che ospita arredi, abbigliamento e oggetti dal 1600 a poco prima della Grande Guerra.




























