Giorno 2 – Rio de Janeiro
È mattina del giorno clou della crociera, la prima e molto attesa tappa a Rio de Janeiro.
La sveglia suona, ci alziamo discretamente riposati e carichi. È discretamente presto, accendo la TV per vedere al volo le webcam di prua/poppa per avere un’idea di dove siamo… e scorgo a prua la costa, stiamo arrivando! Credo che “salto giù dal letto come un grillo” si addica come definizione, ed in pochi minuti mi catapulto con tre rampe di scale fatte in volata al ponte 11 ed eccola davanti a me, la baia di Rio de Janeiro con il suo caratteristico ed unico profilo orografico.
Gli occhi brillano di gioia, attendevo questa vista da parecchio tempo, ed eccola… davanti a me.
Passo tutto l’avvicinamento e l’approdo sui ponti esterni mangiandomi con gli occhi ogni secondo di quel panorama. Nel mentre la signorina si è preparata e mi ha raggiunto (un pelo sonnolenta) sul ponte esterno per reclamare la colazione… e quindi colazione sia, stamane al buffet per godere al massimo del panorama dalle grandi vetrate.
La colazione passa rapida e torniamo in cabina a preparare due cose nello zaino per l’escursione programmata di questa prima tappa.
(annotazione dovuta: per inesperienza in Sud America, essendo la nostra prima volta in questa parte del mondo, abbiamo preferito la “sicurezza e tranquillità” di tutte escursioni con Costa. Ci davano maggior tranquillità per questo primo giro esplorativo)
Vista la sosta “intera giornata” abbiamo prenotato con largo anticipo l’escursione più lunga/completa a nostro avviso che offriva Costa su Rio, l’escursione “Super Rio” (codice 5075).
All’orario previsto ci rechiamo a terra, uscita al ponte 0 discretamente rapida (a filo molo, sarà l’uscita standard per buona parte della crociera, vedremo il primo jetway al ponte 3 solamente a Lisbona). Fuori dalla nave molto personale di Costa a dare indicazioni, si passa attraverso il terminal crocieristico, si esce sulla strada per attraversarla ove il Direttore di crociera attende gli ospiti per indirizzarci dentro un “hangar” chiuso, li sono siti tutti i pullman delle escursioni pronti a partire. Deduco che la scelta del pick-up point chiuso sia un mix di “sicurezza ed ombra”, ma decisamente pratico come metodo (avendo ricevuto le indicazioni su dove dirigerci per le escursioni dall’Equipaggio).
Ci attende una guida meravigliosa del luogo, una signora oltre i 70 anni con modi dolcissimi e tanto da raccontare che ci renderà estremamente piacevole questa prima escursione (tutta in italiano).
L’itinerario ci porta inizialmente col pullman attraverso tanti viali e quartieri di Rio de Janeiro, molto interessante veder una vita mondana differente rispetto a quanto sono abituato a casa.
La prima destinazione importante è la funivia per salire sul “Pan de azucar”. Si prende la funivia da un’ampia piazza vicino a strutture militari, la salita prevede due tratti di funivia separati da uno step intermedio presso una prima collina che va attraversata a piedi su un percorso ben preparato e pavimentato, ottima organizzazione turistica in questo punto! Le due tratte in funivia regalano una breve ma bella esperienza con panorama ed oscillazioni classiche da cabinovia. Le cabine sono discretamente moderne e non sovraffollate. Arrivati in cima, lo spettacolo davanti a noi. Si gode di una vista su tutta la baia di Rio, sull’oceano e sulla costa (verso Copacabana). Questa è una tappa che suggerirei a chiunque a Rio, davvero meravigliosa. La baia regala panorami unici da ogni angolazione, si notano le forme naturali che contornano la città, il pesante contrasto dell’Edilizia aggressiva brasiliana sulla natura e le enormi spiagge che caratterizzano questo paese. Un mix di splendore. Qua in cima volendo ci sono anche bar, qualche negozio e un WC. Indubbiamente ben gestito come punto e in questa giornata (fine stagione per il Brasile e con solo noi in porto) senza troppa gente. Nota simpatica, nella collina “di mezzo” si possono scorgere animali selvatici simpatici come le scimmie Sagui, ne abbiamo incontrato in modo discretamente ravvicinato un esemplare proprio sulle balaustre del percorso pedonale tra le due tratte di funivia. Sempre in questo step intermedio si trovano delle piattaforme per elicotteri, vendono dei brevi ma interessanti tour in elicottero panoramici sulla baia ed attorno al Cristo redentore. Avessimo tempo a profusione ci avrei fatto un pensiero, annotato per il futuro.
A seguire ci spostiamo per pranzo presso un locale fronte baia ove godremo di un ottimo (davvero OTTIMO) pranzo, precisamente una Churrascaria (Rodizio, come volete definirlo…). Tanto cibo di ottima qualità ed adeguato tempo per pranzare e scambiare 2 chiacchiere con i compagni di tour. Locale che mi son segnato per il futuro e che indubbiamente raccomanderei, si chiama “Assador”.
Dopo pranzo riprendiamo il pullman per recarci qualche minuto a Copacabana, splendida come dicono. Spiaggia davvero enorme, deve esser un piacere passare qualche giorno in questa zona (annotato anche questo per il futuro).
Subito dopo ci dirigiamo presso una piccola stazione (Estação Cosme Velho) di un treno speciale, l’accesso su ferrovia per il famosissimo “Cristo Redentor” di Rio. Dopo una breve (ma presente) coda, facciamo accesso al treno che impiegherà una discreta quantità di tempo (scusate, non quantificata, avevo totalmente perso la cognizione temporale in quest’escursione) per arrivare in cima seguendo un percorso molto ripido e “particolare”. Il treno termina la corsa presso la stazione non molto distante dal Cristo, un poco più in basso. Per raggiungere il Cristo ci sono due opzioni: ascensore con fila + scale mobili oppure le scale, noi optiamo per le scale (esperienza a tutto tondo) giusto per ricordarci quanto non siamo in forma e decisamente non allenati (solamente 222 scalini con caldo ed umidità pesante). In cima raggiungiamo finalmente una delle 7 meraviglie del mondo moderno (e saliamo così a 4 su 7 visitate fino ad oggi). Purtroppo, la giornata non è ottimale quassù. Si creano continuamente nubi proprio sulla cima del cristo essendo una giornata estremamente umida, l’aria in risalita lungo la montagna si raffredda e forma precisamente nubi con base qualche metro sotto la piattaforma del Cristo. La vista sulla baia da qua per oggi è compromessa, ma almeno il Cristo si fa vedere a tratti. Scopriamo anche come sotto il Cristo, nella sua base, è sita una cappella ove è in corso una funzione. Nonostante le nubi, altro sogno realizzato raggiungere questa meraviglia del mondo! Nel tornare a terra usiamo gli ascensori per scendere e per andare più rapidi ma ci attende una lunga e affollata coda per riprendere il trenino di ritorno.
Riprendiamo così il pullman per dirigerci verso la nave, si torna a casa per oggi. Lungo la strada proseguiamo con una visita veloce ma pur sempre interessate “dal pullman” della città e scorgiamo spesso le famose Favelas (o meglio chiamate da loro Comunidade).
L’escursione ci ha particolarmente colpito in bene, bellissima, ben organizzata, ottimi i tempi dati per le soste previste (mai avuto fretta o ansia). Davvero una sorpresa questa prima tappa brasiliana, ne siamo usciti quasi innamorati di Rio de Janeiro.
Nulla toglie che rimane sempre evidente quanto di più triste riguarda il Brasile, la netta presenza di criminalità in ogni punto (a cui badare…occhi aperti, ma nulla di diverso rispetto alla mia città natìa…Roma) e la grossa differenza sociale presente nella città. Quello colpisce (non in senso positivo) ma fa parte del “Brasile”. Nonostante questo, hanno sempre tutti un grosso sorriso per te e tanta voglia di gioire e ballare sui problemi, un “atteggiamento” che forse dovremmo accogliere in Europa ove siamo oggettivamente tutti più mogi e tesi nonostante si possa condurre una vita qualitativamente più elevata (a mia personale percezione).
Ritornare alla nave, per quanto siano belle le escursioni, rimane una grande gioia. Il piacere della C di casa rimane imparagonabile al resto per il mio cuore.
Il rientro anche oggi prevede controlli a terra stile aeroporto + controllo droga con i cani tenendoci tutti in fila a muro con zaini a terra + altri controlli a bordo nave. Non si lesina a sicurezza, e credo sia decisamente un bene.
Lasciando le nostre cose in cabina, prendiamo un poco di tempo per darci una rinfrescata e via, sul ponte esterno per godere della partenza da Rio sotto le luci del tramonto. Un altro spettacolo da occhi lucidi, per la gioia!
Le partenze qua vedo che sono maggiormente sentite dalla media in Europa, tanta gente che assiste come me. Una semplice azione, sempre inclusa nelle crociere come possibilità, che in Europa vedo sempre più scemare ogni anno (sempre meno persone ad assistere fuori ad ogni partenza… qualche volta sono quasi solo).
La sera a bordo prosegue molto piacevolmente con la solita sequenza di teatro + cena e finalmente un lungo dopo cena nei saloni e bar della nave. Negli ultimi anni siamo soliti passare ogni dopo cena al salone di poppa, ascoltando la musica, sorseggiando qualche cocktail e chiacchierando piacevolmente. Ci muoviamo quasi sempre in modo “opposto” all’animazione (che anni fa cercavo, ora evito… si cambia…).
I brasiliani inoltre, a bordo, si fanno sentire ovunque. Nei saloni, al ristorante, su qualsiasi ponte. Sono indubbiamente un popolo gioioso e sorridente, ma anche molto chiassoso (inevitabile conseguenza).
La sera cala, e domani ci attende un giorno intero di navigazione direzione Salvador de Bahia.
----ulteriori foto seguono separatamente ---